Pasta
di sale: assimilazione di più sostanze come: farina, sale e
acqua che prima venivano toccate e manipolate singolarmente per poi con l’aiuto
dell’educatrice mischiate fino ad ottenere la pasta di sale; usata per creare e
sperimentare nuove conoscenze a livello tattile. In questo tipo di attività ho
potuto osservare come rispondevano i diversi bambini alla proposta; alcuni non
si facevano nessun tipo di problema e prendevano l’iniziativa altri invece
erano restii a toccare soprattutto nel momento in cui l’acqua andava a
mescolarsi con le altre sostanze fino a creare una sostanza che poteva
risultare fastidiosa al tatto perché appiccicosa.
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Preparazione
della pizza: altro tipo di sperimentazione che ha
riscontrato gli stessi feedback, dell’attività della pasta di sale, riguarda
all’attività dove veniva chiesto ai bambini di preparare l’impasto per la
pizza, l’attività è partita bene ma nel momento in cui bisognava impastare solo
due bambini hanno accettato di sperimentare, e cominciare ad impastare aiutando
l’educatrice, gli altri guardavano; la stessa divisione si è presentata nel
momento in cui a ciascun bambino veniva consegnata una parte di impasto da
utilizzare come meglio cedeva, arrivato il momento in cui veniva consegnato
loro anche la passata di pomodoro, molti
di loro hanno impiegato parecchio tempo prima di provare a toccare. Ma dopo
essere stati stimolati dall’educatrice e da me, e una volta presa confidenza
con i diversi materiali, non si sono solo limitati a giocarci ma hanno voluto
assaggiare.
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Albero
di Natale e pupazzo di neve: per queste due attività fatte in
momenti diversi è stata utilizzata un struttura in cartone e diversi tipi di
materiali. Per quanto riguarda l’albero di Natale dopo aver creato la struttura
di cartone è stato proposto ai bambini di colorarlo con le tempere attraverso
l’uso di mani, rulli e spugne; mentre per quanto riguarda le decorazioni
dell’albero, le palline e le stelle filanti, si è cercato di decorarle attraverso
l’utilizzo di materiali come riso e farina gialla.
Passando invece all’attività
riguardante la costruzione del pupazzo di neve si è comunque costruita la
struttura in cartone che poi è stata riempita di palline di ovatta prodotte dai
bambini e incollate le une accanto alle altere utilizzando colla vinilica.
Queste due attività devo dire che
sono state motivo di attenzione e hanno riscontrato un fortissimo interesse da
parte di tutti i bambini.
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Attività
dei travasi: attività utilizzata molto durante la mia
permanenza al nido, perché rilevava un interesse nei bambini tale per cui
riuscivano a concentrare la loro attenzione per un tempo prolungato rispetto ad
altre attività proposte. Quando veniva presentata questa attività; nella stanza
veniva posizionata una vasca dove al suo interno si trovavano oggetti come: tubi
di vario genere e spessore, contenitori come imbuti, scatole e tappi. Nonostante
sia stata riproposta più volte si è cercato di trovare di volta in volta
l’elemento che stimolasse la curiosità del bambino sebbene l’attività fosse
sempre quella; come prima attività sono stati utilizzati lenticchie e riso, con
questa attività si è potuto osservare che i bambini oltre a far entrare i
materiali nei diversi contenitori o tubi stavano molto attenti al rumore che
veniva emesso cercando di capire com’era possibile, altri invece, riempendo i
diversi contenitori li sollevavano in modo tale da rovesciarsi il contenuto
addosso. La seconda attività riguardante i travasi che è stata strutturata
mettendo all’interno di una vasca la farina gialla mentre in un’altra i
brillantini. Una volta fatto togliere le scarpe ai bambini e averli invitati a
camminare all’interno delle due vasche provando le diverse sensazioni, è stata
fatta un’ulteriore modifica, mischiando i due elementi assieme e anche questa
volta sono stati inseriti gli oggetti per permettere ai bambini di sperimentare
i travasi. Per quanto riguarda la terza ed ultima attività proposta con i travasi
sono stati presi dei tubi, degli imbuti e dei bicchieri e sono stati posti
nell’apposita vasca dopo di che al suo interno erano stati versati piselli e
riso; si è deciso per questa volta di non strutturare l’attività ma di lasciare
che i bambini sperimentassero da soli, solo nel caso qualcuno non era coinvolto
allora si cercava di stimolarlo giocando assieme a lui.