lunedì 24 agosto 2015

tipi di attività

TIPI DI ATTIVITÀ

Pasta di sale: assimilazione di più sostanze come: farina, sale e acqua che prima venivano toccate e manipolate singolarmente per poi con l’aiuto dell’educatrice mischiate fino ad ottenere la pasta di sale; usata per creare e sperimentare nuove conoscenze a livello tattile. In questo tipo di attività ho potuto osservare come rispondevano i diversi bambini alla proposta; alcuni non si facevano nessun tipo di problema e prendevano l’iniziativa altri invece erano restii a toccare soprattutto nel momento in cui l’acqua andava a mescolarsi con le altre sostanze fino a creare una sostanza che poteva risultare fastidiosa al tatto perché appiccicosa.
immagine presa da:
www.disegnidacolorareonline.com
-          Preparazione della pizza: altro tipo di sperimentazione che ha riscontrato gli stessi feedback, dell’attività della pasta di sale, riguarda all’attività dove veniva chiesto ai bambini di preparare l’impasto per la pizza, l’attività è partita bene ma nel momento in cui bisognava impastare solo due bambini hanno accettato di sperimentare, e cominciare ad impastare aiutando l’educatrice, gli altri guardavano; la stessa divisione si è presentata nel momento in cui a ciascun bambino veniva consegnata una parte di impasto da utilizzare come meglio cedeva, arrivato il momento in cui veniva consegnato loro anche la passata di  pomodoro, molti di loro hanno impiegato parecchio tempo prima di provare a toccare. Ma dopo essere stati stimolati dall’educatrice e da me, e una volta presa confidenza con i diversi materiali, non si sono solo limitati a giocarci ma hanno voluto assaggiare.
-          Albero di Natale e pupazzo di neve: per queste due attività fatte in momenti diversi è stata utilizzata un struttura in cartone e diversi tipi di materiali. Per quanto riguarda l’albero di Natale dopo aver creato la struttura di cartone è stato proposto ai bambini di colorarlo con le tempere attraverso l’uso di mani, rulli e spugne; mentre per quanto riguarda le decorazioni dell’albero, le palline e le stelle filanti, si è cercato di decorarle attraverso l’utilizzo di materiali come riso e farina gialla.
Passando invece all’attività riguardante la costruzione del pupazzo di neve si è comunque costruita la struttura in cartone che poi è stata riempita di palline di ovatta prodotte dai bambini e incollate le une accanto alle altere utilizzando colla vinilica.
Queste due attività devo dire che sono state motivo di attenzione e hanno riscontrato un fortissimo interesse da parte di tutti i bambini.

-          Attività dei travasi: attività utilizzata molto durante la mia permanenza al nido, perché rilevava un interesse nei bambini tale per cui riuscivano a concentrare la loro attenzione per un tempo prolungato rispetto ad altre attività proposte. Quando veniva presentata questa attività; nella stanza veniva posizionata una vasca dove al suo interno si trovavano oggetti come: tubi di vario genere e spessore, contenitori come imbuti, scatole e tappi. Nonostante sia stata riproposta più volte si è cercato di trovare di volta in volta l’elemento che stimolasse la curiosità del bambino sebbene l’attività fosse sempre quella; come prima attività sono stati utilizzati lenticchie e riso, con questa attività si è potuto osservare che i bambini oltre a far entrare i materiali nei diversi contenitori o tubi stavano molto attenti al rumore che veniva emesso cercando di capire com’era possibile, altri invece, riempendo i diversi contenitori li sollevavano in modo tale da rovesciarsi il contenuto addosso. La seconda attività riguardante i travasi che è stata strutturata mettendo all’interno di una vasca la farina gialla mentre in un’altra i brillantini. Una volta fatto togliere le scarpe ai bambini e averli invitati a camminare all’interno delle due vasche provando le diverse sensazioni, è stata fatta un’ulteriore modifica, mischiando i due elementi assieme e anche questa volta sono stati inseriti gli oggetti per permettere ai bambini di sperimentare i travasi. Per quanto riguarda la terza ed ultima attività proposta con i travasi sono stati presi dei tubi, degli imbuti e dei bicchieri e sono stati posti nell’apposita vasca dopo di che al suo interno erano stati versati piselli e riso; si è deciso per questa volta di non strutturare l’attività ma di lasciare che i bambini sperimentassero da soli, solo nel caso qualcuno non era coinvolto allora si cercava di stimolarlo giocando assieme a lui. 

mercoledì 8 luglio 2015

IL PERCORSO TATTILE

immagine presa da: www.salvaraja.it
IL PERCORSO TATTILE
Cos'è????

L'insieme di quadrati o rettangoli dello stesso materiale dove al loro interno vengo posti diversi tipi di materiali, per poi essere posti in fila uno affianco all'altro. Si possono utilizzare diversi materiali: dalle stoffe di diverso spessore,fino ad arrivare a sperimentare le diverse sensazioni attraverso tipi di sostanze diverso per spessore, forma e consistenza; passando da quelle commestibili ma utilizzando anche quelle non commestibili. Bisogna fare moltissima attenzione a ciò che si intende utilizzare; soprattutto tenendo in considerazione  la fascia d'età interessata, quella del nido (0-3 anni).
Il bambino attraverso questo percorso riuscirà a capire la diversità che c'è tra i materiali di uso quotidiano  e a far tesoro di ciò che apprende nel sperimentare attraverso il tatto.Esistono diversi modo per comporre un percorso tattile; si può utilizzare:
MATERIALI "MORBIDI"
-farina bianca
-farina gialla
-zucchero
-cannella in polvere
-sabbia
-terriccio
-paglia
immagine presa da: www.clickclack.it
-truciolato
-cacao in polvere
MATERIALI "DURI"
-chicchi di mais
-lenticchie
-cacao in polvere
-riso
-chicchi di caffè
-ghiaia
-corteccia
LE STOFFE
-cotone
-velluto
-lino
-iuta
-seta
-cashmere



giovedì 2 luglio 2015

IL LIBRI TATTILI SUGLI ANIMALI
"TOCCA E SENTI"






VIDEO TUTORIAL DI UN LIBRO DI LEGNO 
SUGLI ANIMALI CON PARTI TATTILI



 le immagini prese da: www.centrodidatticorodigino.it
il video preso da: www.youtube.com/watch?v=PBqMq7xJfrE







COME COSTRUIRE LA COPERTINA DI UN LIBRO
tutorial per costruire la copertina di un libro





video preso da: www.youtube.com/watch?v=AzjJp6lRsso

mercoledì 10 giugno 2015


"OTTO REGOLE"


immagine presa da: www.recensionieincipit.com960


LA LIBRERIA...


Troviamo tre concetti di primaria importanza, da tenere sempre ben presente quando si entra in libreria per acquistare un libro per i propri figli o nipoti:
immagine presa da: lasary.wordpress.com
  • I bambini si approcciano al libro senza pregiudizi.
  • In virtù della loro meravigliosa assenza di categorizzazioni, i bambini hanno del bello un’idea molto più ampia e rivoluzionaria e sanno perciò leggere le immagini molto meglio di un adulto di cultura media.
  • I bambini sanno scegliere e faranno del libro l’uso più consono e appropriato agendo in perfetta sintonia con la loro personale ricerca di senso della realtà e rispetto alle esigenze del loro preciso momento di crescita.
Non ci dobbiamo dunque meravigliare se solo dall'immagine di copertina il bambino compie una scelta o se certe illustrazioni, che all'adulto sembrano “difficili”, sono perfettamente semplici e comprensibili da parte di un bambino di appena due e tre anni.
Quello che non dobbiamo fare è sovrapporre la nostra visione del mondo alla loro. Molto importante è Lasciare che la realtà possa subire lo sguardo nuovo dei bambini e che a partire da quello sguardo possa essere modificata.

Molto spesso mogliora

giovedì 5 marzo 2015

Realizzazione di un libro tattile,con proposta all'asilo nido



Abbiamo parlato di NARRAZIONE adesso passiamo a parlare di come avviene la realizzazione di un libro tattile, per poi proporlo ai bambini dell'asilo nido.



LA REALIZZAZIONE DELLE IMMAGINI:


immagine presa da: creannanda.blogspot.com

Per poter realizzare delle immagini bisogna servirsi di diversi tipi di tessuti o altri materiali che devono essere innanzitutto, gradevoli da manipolare ma allo stesso tempo essere molto leggeri e con forti contrasti cromatici. Per poter suscitare nel bambino una curiosità tale da stimolarlo.
Ecco perché uno dei motivi fondamentali per chi costruisce il libro tattile è puntare in particolar modo sulla varietà dei tessuti e su tutte le possibili consistenze e spessori; rivolgendo l’attenzione maggiore ai colori che hanno un forte impatto nel bambino. Maggiormente i materiali che vengono usati per creare le immagini dei libri tattili sono:
-          Spugne
-          Cotone idrofilo (ovatta)
-          Garza
-          Carta di vario genere (extrastrong, velina, assorbente, argentata, vellutata, riciclata, vetrata, patinata, da lucido, cartoncino liscio e ruvido, alluminio) Pellicola trasparente
-          Semi (chicchi di caffè, o di altro genere)
-          Stoffe (lana, jeans, velluto, seta, panno, cotone, juta, tulle, pizzo, lamé, canapa, raso)
-          Nastri di varie forme, dimensioni e consistenze
-          Plastica (foglio, polistirolo, fogli a bolle, carta plastificata, perline, bottoni)
-          Legno (sughero, corteccia, impiallacciato, truciolato, con scanalature o liscio, in legnetti)
-          Pelliccia (naturale, sintetica, pelle, piume)
-          Polveri (caffè macinato, spezie di vario genere)
-          Sassi
-          Corda
-          Pasta

Altro elemento da tenere in considerazione quando si costruisce un libro tattile è la qualità diversa di materiali che possono essere utilizzati.
Puntando sulla qualità dei diversi materiali, si riesce a far comprendere ai bambini che sono presenti diversi tipi di consistenze in base alla combinazione di diversi tipi di materiale.
Partendo dal presupposto che i libri tattili possono essere costruiti sia delle educatrici che dai genitori, anche se molto spesso, per mancanza di tempo, si ricorre alle librerie o biblioteche dove si trovano diversi tipi di libri costruiti con svariate tecniche.
Le tecniche per costruire un libro tattile sono di sette tipi che vengono prese in considerazione quando, gli scrittori ed editori decidono di produrre un libro tattile su larga scala. L’uso di queste tecniche porta molto spesso a dei vantaggi ma allo stesso tempo si possono avere degli svantaggi.

Alcuni tipi di tecniche vengono usate pensando all'uso che si vuole fare di questi, a volte basandosi solamente sui bambini con deficit visivo, ma da qualche anno, vengono lanciati sul mercato e proposti al mondo dell’infanzia in generale.


immagine presa da: lavoretti.crescebene.com

sabato 14 febbraio 2015

NARRARE


immagine presa da: www.temperamente.it


NARRARE


Narrare ai bambini attraverso il racconto è rassicurante e allo stesso tempo si dona loro un’occasione per costruire la propria identità, aiutandoli ad inserirsi nel mondo reale

Una delle qualità più importanti del raccontare le storie ai bambini è quella di parlare al bambino e di offrirgli la possibilità di rispecchiarsi in ciò che sta ascoltando. Raccontare è, infatti, uno strumento che serve a far comprendere ai bambini, in modo semplice e divertente, le grandi questioni della vita, cercando di capirle assieme a chi le racconta.
Molte delle storie oggi narrate risalgono a tempi antichi, quando ancora non erano scritte su carta ma venivano tramandate oralmente di generazione in generazione. Con il passare del tempo si è creata una vera e propria tradizione orale di fiabe, tutte espressione di un tentativo di redimere il conflitto tra interno ed esterno, ossia tra emozione e ragione.
Quando si fa lettura animata all'asilo nido bisogna tenere in considerazione i seguenti obiettivi:
-rafforzare le capacità e i tempi di attenzione e di ascolto;
- sviluppare e migliorare la capacità di linguaggio;
- stimolare la creatività e la capacità di espressione;
- riconoscere i diversi codici comunicativi;
- scoprire e sperimentare le possibilità espressive del corpo e del viso;
- favorire lo sviluppo e le capacità di astrazione;
- creare situazioni cognitivamente stimolanti;
- acquisire una progressiva consapevolezza del sé e la capacità di esprimersi simbolicamente attraverso il linguaggio gestuale, verbale e grafico pittorico;
- incoraggiare le famiglie alla lettura a casa e come occasione per sviluppare il linguaggio e rinforzare i legami affettivi.
Ulteriore scopo del raccontare una storia ai bambini è quello di farli confrontare con la propria razionalità ed emotività. Questo fa parte di un’esperienza completa e globale, in grado di modificare e muovere moltissime energie.
immagine presa da: www.comune.pontelongo.pd.it
L’adulto che legge una storia ai bambini deve fare in modo che avvenga il cosiddetto “contatto di finzione”. Solo così i bambini che lo ascoltano si affideranno completamente a lui, e lui cercherà di instaurare con loro un rapporto di fiducia reciproca. I bambini devono capire che durante questo percorso non sono soli, ma l’adulto li aiuta a procedere cercando di far loro esplorare fatti, eventi, luoghi e tempi. Come già detto, l’adulto deve tornare bambino, lasciandosi trasportare in un’altra dimensione, dove la passione fa parte della relazione empatica, e deve essere in grado di mettersi in gioco.


giovedì 12 febbraio 2015

REALIZZARE LE IMMAGINI E I DIVERSI MATERIALI



      Come realizzare delle immagini e i diversi                  materiali che vengono usati per farlo
Esistono svariati modi per poter realizzare le immagini che andranno a comporre un libro tattile; molto spesso queste illustrazioni sono create in rilievo in modo tale che siano più alte rispetto alla pagina.
IMMAGINE PRESA DA: ilibritattili.blogspot.com
Per poter costruire le immagini che andranno a comporre la storia di un libro tattile, c’è da tenere in considerazione una serie di caratteristiche affinché la loro comprensione sia facilitata ed completa per i bambini che andranno ad approcciarsi all'uso di questo tipo di libri.
Le principali caratteristiche da tener presente quando si parla di costruire le immagini per il libro tattile secondo Pietro Vecchiarelli sono:
-          -Lo spessore adeguato degli elementi,
-          -Le forme grafiche devono essere facilmente identificabili,
-          -Deve esserci una buona resistenza dei materiali utilizzati

      - Le tessiture devono essere identificabili e singoli elementi delle figure chiaramente distinguibili,
-          -Deve esserci chiarezza espressiva delle figure,
      - ordine degli elementi grafici ma anche rispetto delle proporzioni fra essi,
-          -Interezza delle forme utilizzate,
-          Gli elementi devono essere incollati o fissati in modo adeguato, assolutamente non pericolosi al tatto,  
-          I paesaggi, sfondi e figure non prospettici,
-          I colori sgargianti e a forte contrasto per facilitare la lettura (soprattutto a soggetti ipovedenti).







PIETRO VECCHIARELLI


                    Pietro Vecchiarelli



IMMAGINE PRESA DA: www.dailymotion.com
Parlando di un altro grande autore di libri tattili, colui che li ha studiati, cercando di approfondire il più possibile il modo di utilizzarli  con le diverse fasce d'età e con  le diverse problematiche che si possono trovare lavorando a contatto con bambini  che a volte hanno delle difficoltà.
 questo autore è il  Signor Pietro Vecchiarelli, responsabile come tecnico di produzione presso la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro ciechi di Roma, che dal 2004 si occupa di editoria tattile illustrata attraverso l’edizione di libri e l’ideazione di manifestazioni e progetti promozionali come: Di che colore è il vento, A spasso con le dita,


IMMAGINE PRESA DA: enelsharing.enel.com
Le parole della Solidarietà. Questo tipo di manifestazioni hanno avuto la loro diffusione in Italia e all’estero. Passando poi al capitolo tre troveremo la spiegazione di come avviene la costruzione di un vero e proprio libro tattile, partendo dalle origini fino ad arrivare, aiutati anche dalle immagini presenti nel capitolo, a spiegare le diverse tipologie che si possono utilizzare per creare le immagini di questo tipo di libri; che sono ritenuti uno degli strumenti più utili a stimolare il bambino alla lettura, ma soprattutto capaci di stimolare in lui una serie di sensazioni che risultano essere importanti per quanto riguarda il suo sviluppo psicomotorio e di crescita. Diventa perciò opportuno ricordare che nel primo anno di vita il bambino sperimenta tutto quello che trova attorno a lui attraverso l’uso dei sensi. Ed ecco che il libro tattile assume un ruolo importantissimo durante la crescita dei bambini perché porta a: scoprire nuovi tipi di texture, sviluppare i sensi del bambino, usare le mani, introdurre il libro nella sua vita che diventa così un nuovo gioco da poter sperimentare. Il quarto capitolo parla del percorso da me svolto durante il tirocinio presso il nido integrato di Monterosso, ad Abano Terme. In questo capitolo vengono spiegate le attività pensate e svolte con i bambini, sottolineando i diversi momenti positivi e negativi che lo hanno segnato. Nell’ultimo capitolo troviamo la realizzazione del mio libro tattile; attraverso queste pagine viene spiegato l’uso dei materiali, il procedimento e la rappresentazione attraverso la sequenza di foto che hanno documentato il percorso di costruzione e realizzazione del libro. In ultimo ma non meno importante verrà spiegato il progetto, relativo al percorso tattile, che io assieme ad una delle educatrici abbiamo pensato e realizzato per poi proporlo al gruppo di bambini.

mercoledì 4 febbraio 2015

LA COSTRUZIONE DI UN LIBRO TATTILE




LA COSTRUZIONE DI UN LIBRO TATTILE
(uno degli esempi qui riportati su come può avvenire la costruzione di un libro tattile per bambini 0-3 anni)



                                          
                                                                                       video preso da: www.youtube.com/watch?v=MlkI8eLbSLk

IMMAGINE PRESA DA: www.giuntiscuola.it
IMMAGINE PRESA DA: www.gianlucacolori.it













LA VITA DI MUNARI




IMMAGINE PRESA DA: the-publishing-lab.com
LA VITA DI MUNARI ...... L'INVENTORE DEI LIBRI TATTILI
Quando era ragazzino, Munari, cresciuto a Badia Polesine, una piccola cittadina del Veneto, vicino al fiume Adige, trascorreva molte ore accanto alla ‘Macchina galleggiante’ sull’acqua «ad ammirare lo spettacolo continuo dei colori, delle luci, dei movimenti della Grande Ruota». Osservava la Grande Ruota che dal fiume pescava penne di gallina, pezzi di carta, foglie di alberi, «alghe ed erbe acquatiche verdi come il vetro morbido», in uno scintillio di gocce, con un rumore di pioggia e con un odore misto di farina, acqua, terra e muschio...Un bambino dunque ‘immerso’ nella natura con tutti i sensi, contemplatore attivo, attento alla natura in movimento, all’azione dell’acqua e dell’aria... suggestioni potenti che saprà poi trasformare in creazioni artistiche e far vedere anche a noi in un altro modo il mondo in cui viviamo. Anche da quella esperienza di bambino, così come da tutte le altre (pensiamo a quella con gli artisti futuristi: è venuto a Milano perché li voleva incontrare ed ha iniziato a collaborare con loro già negli anni Trenta), Munari, sempre attento, sensibile, ha saputo trarre un insegnamento, quello che lo ha portato a sviluppare la conoscenza plurisensoriale nei bambini. «Fin da ragazzo - racconta Munari - sono stato uno sperimentatore..., curioso di vedere cosa si poteva fare con una cosa, oltre a quello che si fa normalmente».«Durante l’infanzia – scrive l’artista – siamo in quello stato che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i ricettori sensoriali sono aperti per ricevere dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce, il buio, il suono e il silenzio… tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione.Poi si diventa adulti, si entra nella ‘società’, uno alla volta si chiudono i ricettori sensoriali. Non impariamo quasi più niente, usiamo solo la ragione e la parola e ci domandiamo: quanto costa? A cosa serve? Quanto mi rende?»E l’artista si chiede con una certa preoccupazione come sarà l’ ‘uomo del futuro’. Forse senza naso e senza orecchi, perché non bada più al rumore e agli odori... Così lo disegna nel suo libro Da cosa nasce cosa e invita i designers a progettare tenendo presenti tutti i recettori sensoriali.



PARLANDO DI TATTO .... MUNARI  E I SUOI PRIMI ESPERIMENTI

Bruno Munari,  Tavola Tattile, 1943 (©Bruno Munari. Immagine su licenza della Maurizio Corraini srl)
IMMAGINE PRESA DA:www.1fmediaproject.net
Il linguaggio tattile è la prima forma di comunicazione del bambino, è un linguaggio di amore e di conoscenza, ma a differenza degli altri sensi, comporta infatti un contatto con altri corpi e materie: fonte non solo di conoscenza, ma anche di piacere, e proprio per questo a lungo considerato tabù nella cultura occidentale.

Munari, formatosi all’interno del gruppo dei futuristi (non dimentichiamo l’Educazione del tatto annunciata da F.T. Marinetti nel Manifesto Il Tattilismo del 1921), ha pensato a un’arte che coinvolgesse tutti i sensi e non soltanto la vista ritenuta per troppo tempo la sola fonte di conoscenza. Ecco dunque il tatto, il più immediato, come insegnano i bambini.
La prima Tavola Tattile risale al 1931, a questa ne seguiranno altre nel 1943 e nel 1993. Realizzate su tavole di legno, presentano vari materiali come carte vetrate di varia finezza, sughero, corde, metallo, pelle e pelliccia così da offrire diverse sensazioni visive e tattili. Sulla tavola del 1943 l’artista indica i tempi di ‘lettura’ (lento, forte, veloce, velocissimo), come fosse una partitura musicale.

TIPI DI LIBRI TATTILI



                  TIPI DI LIBRI TATTILI


Al bambino piace esplorare qualsiasi tipo di cose...da quelle di tutti i giorni fino ad arrivare a sperimentare l'uso dei libri  che sono di varie tipologie, da quelli normali fino ad arrivare a sperimentare i libri tattili..... questi libri creano una moltitudine di sensazioni a livello sensoriale.

Fin dai primi giorni di vita, ogni bimbi ama scoprire nuove sensazioni e, nel primo anno di vita, il suo apprendistato passa essenzialmente dai sensi. Ecco dunque un ottimo motivo per confezionare e regalargli un libro colmo di sensazioni!



Ecco riportate qui sotto alcune immagini.
Per far comprendere al bambino:
- la pesantezza degli oggetti
-capire cosa significa morbidezza e durezza
-capire cosa si trova davanti e cosa si trova dietro

IMMAGINE PRESA DA: ilibritattili.blogspot.com



IMMAGINI PRESA DA: ilibritattili.blogspot.com


IMMAGINE PRESA DA: ilibritattili.blogspot.com